domenica 3 luglio 2011

COME DOMARE UNA DISCESA IN MOUNTAIN BIKE

COME DOMARE UNA DISCESA IN MOUTAIN BIKE


Il timore che preoccupa di più un biker alle prime armi è come domare una discesa. La paura di cadere e di farsi male ci fermano davanti ai sentieri che puntano verso il basso. Con alcuni accorgimenti e un pizzico di coraggio si può affrontare una discesa nel modo più opportuno.
REGOLAZIONE DELLA BIKE
Avete mai pensato che forse la vostra bike non è adatta alle vostre caratteristiche fisiche o più semplicemente non è settata nella maniera corretta? Il primo aspetto da affrontare è proprio quello della regolazione della mtb. E’ un passaggio fondamentale per la propria sicurezza e una giusta posizione ci permette di muoverci più liberamente sulla nostra mtb senza ostacoli che potrebbero non solo causare problemi alle articolazioni, ma metterci in difficolta nei momenti impegnativi come le discese. Ci sono poche cose da controllare, ma molte volte vengono trascurate.
-Altezza della sella: a differenza della bici da corsa , sulla mtb non si assume una posizione statica, ma si ha la necessità di spostarsi continuamente e una sbagliata regolazione dell’altezza della sella può essere da ostacolo ed essere un pericolo
-Inclinazione della sella: per assumere una posizione rilassata comoda in modo da assorbire in maniera proporzionata tutte le asperità e le sollecitazioni del terreno lungo tutta la colonna vertebrale occorre mettere la sella perfettamente in bolla.
-Le mani sul manubrio: impugnando il lato più estremo del manubrio bisogna poter raggiungere le leve dei freni e del cambio senza dover spostare le mani per azionarle. Più il manubrio è stretto più si avvicina al punto di sterzo, più la guida dovrà risultare precisa, perché qualsiasi movimento, anche il più sensibile andrà ad incidere sullo sterzo. Più ci si allontana dal punto di sterzo, meno la guida diventa precisa e di conseguenza offre maggiore possibilità di correggere la traiettoria. Il manubrio perciò va utilizzato in tutta la sua larghezza.
-Le leve dei freni: per azionare le leve dei freni è consigliato l’uso di un solo dito, (questo per freni a disco ) basta una leggera pressione sulle leve per ottenere un’azione frenante. Questa azione permette di avere almeno tre dita sul manubrio, inoltre il pollice deve sempre avvolgere la manopola per evitare che un urto improvviso faccia scivolare le mani.
-Inclinazione dei comandi: le leve dei freni vanno regolate in modo che si formi sempre una linea retta tra le articolazioni del polso e l’avambraccio sia per una maggiore scioltezza del polso, sia per evitare inutili e dannosi carichi di lavoro sulle articolazioni.


LA REGOLA FONDAMENTALE
Una regola importantissima e fondamentale da ricordare e non dimenticare durante una discesa è quella di guardare sempre avanti . Il nostro sguardo la maggior parte delle volte è troppo vicino alla ruota, questo ti fa perdere le informazioni che vengono trasmesse dalla strada che devi ancora percorrere e ci costringe a prendere decisioni all’ultimo momento e in molti casi risultano sbagliate, naturalmente più aumenta la velocità più diminuisce il tempo di decisione quindi aumenta il margine d’errore. Allora cosa fare? Semplice (a parole!!) lo sguardo deve stare un paio di metri davanti a noi in modo che il nostro cervello possa immagazzinare tutte le informazioni necessarie (curve, massi sporgenti, radici e altro) trasmettendole al corpo che si muoverà di conseguenza avendo tutto il tempo per reagire.
LA POSIZIONE IN DISCESA
La bike è uno strumento che va usato con molta scioltezza e che, quindi ci deve permettere assoluta libertà di movimento. Quando si è su un falso piano o in velocità o c’è un minimo di discesa, la posizione cambia, non sarò più seduto, ma in piedi sui pedali. Le braccia e le ginocchia saranno leggermente flesse e i piedi paralleli. E’ praticamente impossibile affrontare una discesa ripida in fuori strada rimanendo seduti sulla sella, perché la caduta sarebbe pressoché inevitabile. La forte pendenza , fa aumentare l’incidenza del peso del corpo verso valle a causa della forza di gravità. Per compensare questo squilibrio è necessario portare il peso del corpo indietro. Più la discesa si farà ripida più verrà accentuata questa posizione sfiorando la sella con l’addome fino quasi a toccare con il sedere la ruota posteriore. Nonostante la posizione sia abbastanza scomoda, le braccia dovranno essere rilassate, le gambe leggermente flesse, morbide e mobili. In questo modo le articolazioni non subiranno traumi causati dai colpi causati dalle asperità del terreno e avremo sempre il controllo della nostra mountain bike.
IMPARIAMO A FRENARE
Frenare troppo è altrettanto pericoloso che non sapere guidare la bike o guardare nella direzione sbagliata. Purtroppo anche in questo caso, spesso, la paura prende il sopravvento e si pensa, erroneamente, che attaccandosi con tutta la nostra forza alle leve dei freni ci fermeremo e non cadremo. Niente di più sbagliato, anche i freni vanno usati con coscienza. Il freno più importante in discesa è sicuramente quello anteriore. Su discese molto ripide può incidere fino all’80% contro un 20% di quello posteriore. E’ il freno anteriore che permette di fermarsi, quello posteriore regola la frenata. Per ottenere il massimo controllo della frenata è dunque necessario saperla modulare. E come si fa? Avvicinando i pattini ai cerchi o le pastiglie freno ai dischi fino a sentire l’azione frenante e poi aumentare o diminuire la pressione delle dita con movimenti millimetrici. Tirando e rilasciando bruscamente le leve dei freni si perde il controllo dell’avantreno e si rischia di bloccare la ruota posteriore con spazi di frenata più lunghi. In curva bisogna frenare prima di essa per impostare la traiettoria e quindi uscire pronti per quella successiva o per l’ostacolo. Se si frena all’ultimo momento o nel bel mezzo della curva si rischia di perdere il controllo della bici e si esce più lenti con una traiettoria sbagliata e in ritardo rispetto al successivo ostacolo da superare.

1 commento:

Unknown ha detto...

Tutto molto utile.

Mauro